Questo insieme di piccole e grandi privazioni ci sta facendo riscoprire il valore delle cose, anche di quelle piccole. Mi mancano oltremodo quei piccoli riti che compongono la normalità: fermarmi a prendere il gelato per fare una sorpresa a casa, svegliarmi prima il sabato per andare a prendere i cornetti, portare Tommaso a messa la domenica mattina, con tappa all’edicola tornando. Non mi manca il giornale che leggo on line, né il gelato né il cornetto, mi manca quel rito mio fatto di saluti e facce note; il gusto della brioche del sabato è dato anche da quello. Così vedo persone felicissime di aver trovato le piantine ed i semi per fare l’orto e persone felici quando gli porto una damigiana di vino; perché fare l’orto, imbottigliare il vino, è parte della loro normalità e li fa stare bene. Riscopro che il vino che produco non vale in quanto bevanda, al supermercato ne vendono tanto di “vino-bevanda”, ma chi ha scelto il mio lo ha scelto perché gli piace, sa come lavoriamo, ci conosce, sa della passione che ci mettiamo ed ogni volta che lo porta in tavola è una piccola carezza all’anima quella che si concede.
Per questo farò il possibile per non lasciarvi a secco, oltre a proseguire con le consegne a domicilio vi contatterò nel caso passi in zona per avvisarvi della possibilità. Se avete necessità fatevi vivi: non è un disturbo ma un piacere. Vi dico fin d’ora che fra i riti che mi mancano ci sono anche quelli legati alla vendita, dal darci la mano al chiacchierare sciolti davanti a un bicchiere, ma sarò professionale al massimo tenendovi a distanza con indosso mascherina e guanti, per il nostro bene. Con la promessa che tutto è solo rimandato.
Un abbraccio
Davide